Quando nel 2013 fece la sua timida comparsa una normativa sull’equity crowdfunding è sembrato a tutti, o quasi, che l’Italia si fosse conquistata solo una medaglia da mettere al petto, con lo scopo di poter gridare al mondo di essere stato il primo paese a farlo.
Ma come spesso accade c’è qualche visionario, qualche pioniere che non si ferma alle apparenze e vede oltre; è certo però che nessuno, allora, avrebbe immaginato che a distanza di 5 anni il mercato si sarebbe confrontato sull’evoluzione della finanza tradizionale in modo così consistente.
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