Nella Gazzetta Ufficiale del 23 luglio 2021, n. 175 è stato pubblicato il decreto-legge recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica. Sono state individuate attività accessibili solo se in possesso di Certificazione Verde Covid-19 (Green Pass) il cui ambito è stato progressivamente esteso da successivi decreti del Consiglio dei ministri.
L'obbligo di esibire la documentazione, inizialmente richiesta a partire dal 6 agosto per entrare in zona bianca e gialla in ristoranti e piscine al chiuso, musei, teatri, cinema palestre, sale giochi, fiere, nonché per partecipare a spettacoli dal vivo, concorsi, sagre, è stato esteso con decorrenza dal 1 settembre ai viaggi sui treni a lunga percorrenza, sulle navi e in aereo anche nelle tratte nazionali. Nuove norme sono state infine dettate dal decreto del Consiglio dei ministri del 9 settembre per scuole, università e Rsa (Residenze Sanitarie Assistenziali).
Il debutto del "lasciapassare sanitario", avvenuto il 6 agosto scorso, è stato caotico e non di certo impeccabile: molti sono stati i disagi lamentati e le critiche giunte da diverse associazioni di categoria. In particolare, l’Associazione Guide Turistiche Abilitate (AGTA) ha pubblicato un comunicato stampa con cui sono state segnalate le difficoltà emerse nel primo giorno di applicazione del Green Pass per entrare nei siti culturali. Isabella Ruggiero, presidente dell’AGTA ha elencato i motivi alla base di lunghe perdite di tempo, tra cui la «assoluta insufficienza del personale preposto» e la frequenza di «intoppi tecnici».
Anche nel settore della ristorazione sono emersi problemi legati a tale strumento: Giancarlo Banchieri, il Presidente di Fiepet (associazione che riunisce ristoranti, bar ed altre imprese della somministrazione aderenti a Confesercenti), ha affermato che il Green Pass «si sta rivelando un disastro», soprattutto a causa dei «malfunzionamenti dell’app deputata a scansionare il certificato», per la quale bisogna avere «uno o più smartphone dedicati di ultima generazione o quasi». Non molto più rosea la situazione per le scuole materne, primarie e secondarie: a lanciare l'allarme assembramenti è Tuttoscuola che ha calcolato la media di ogni singolo controllo e i tempi di attesa per entrare a scuola in sicurezza. Indiscutibili i numeri: davanti agli ingressi si ritrovano dal 13 settembre, primo giorno di scuola, 1 milione e 330 mila bambini dai 3 ai 5 anni. Si prospetta dunque il controllo manuale della certificazione verde di 1 milione e 330 mila genitori o familiari accompagnatori, operazione che deve essere concentrata nell'arco di circa un'ora, tra le 8 e le 9, e che va ripetuta otto ore dopo quando i bimbi vengono ripresi a scuola magari da un parente diverso, per un totale di 2,7 milioni di controlli manuali ogni giorno. Ed è già caos: negli asili della Capitale, a causa della mancanza di addetti alla verifica del Green Pass, i genitori sono dovuti restare fuori dalle classi.
Al fine di evitare lunghe code, assembramenti e possibilità di contagio per il personale addetto alla lettura del Green Pass, Eter Biometric Technologies ha reso disponibile per il mercato italiano un lettore automatico che permette a ogni utente di verificare a distanza, e in totale autonomia, il QR code della Certificazione Verde: è sufficiente posizionare il proprio telefono o il foglio di carta davanti al dispositivo, che emette una luce verde che segnala l’autorizzazione all’ ingresso. La lettura è immediata, proprio come avviene per le casse automatiche dei supermercati o negli aeroporti.
Si tratta, in parole semplici, di una sorta di telepass, che non prevede alcun contatto tra il personale addetto agli ingressi e i visitatori/avventori. É la soluzione ideale per tutti coloro che erogano servizi per fruire dei quali è prescritto il possesso della certificazione (ristoranti, musei, ospedali, aziende e via dicendo): garantisce la sicurezza degli addetti agli ingressi, evita gli assembramenti indesiderati e accelera le procedure di ingresso.
Il prezzo dei lettori oscilla tra i 700 euro della versione più economica fino ai 2000 euro della versione più performante.
Per maggiori informazioni: marketing@eter.it
L'obbligo di esibire la documentazione, inizialmente richiesta a partire dal 6 agosto per entrare in zona bianca e gialla in ristoranti e piscine al chiuso, musei, teatri, cinema palestre, sale giochi, fiere, nonché per partecipare a spettacoli dal vivo, concorsi, sagre, è stato esteso con decorrenza dal 1 settembre ai viaggi sui treni a lunga percorrenza, sulle navi e in aereo anche nelle tratte nazionali. Nuove norme sono state infine dettate dal decreto del Consiglio dei ministri del 9 settembre per scuole, università e Rsa (Residenze Sanitarie Assistenziali).
Il debutto del "lasciapassare sanitario", avvenuto il 6 agosto scorso, è stato caotico e non di certo impeccabile: molti sono stati i disagi lamentati e le critiche giunte da diverse associazioni di categoria. In particolare, l’Associazione Guide Turistiche Abilitate (AGTA) ha pubblicato un comunicato stampa con cui sono state segnalate le difficoltà emerse nel primo giorno di applicazione del Green Pass per entrare nei siti culturali. Isabella Ruggiero, presidente dell’AGTA ha elencato i motivi alla base di lunghe perdite di tempo, tra cui la «assoluta insufficienza del personale preposto» e la frequenza di «intoppi tecnici».
Anche nel settore della ristorazione sono emersi problemi legati a tale strumento: Giancarlo Banchieri, il Presidente di Fiepet (associazione che riunisce ristoranti, bar ed altre imprese della somministrazione aderenti a Confesercenti), ha affermato che il Green Pass «si sta rivelando un disastro», soprattutto a causa dei «malfunzionamenti dell’app deputata a scansionare il certificato», per la quale bisogna avere «uno o più smartphone dedicati di ultima generazione o quasi». Non molto più rosea la situazione per le scuole materne, primarie e secondarie: a lanciare l'allarme assembramenti è Tuttoscuola che ha calcolato la media di ogni singolo controllo e i tempi di attesa per entrare a scuola in sicurezza. Indiscutibili i numeri: davanti agli ingressi si ritrovano dal 13 settembre, primo giorno di scuola, 1 milione e 330 mila bambini dai 3 ai 5 anni. Si prospetta dunque il controllo manuale della certificazione verde di 1 milione e 330 mila genitori o familiari accompagnatori, operazione che deve essere concentrata nell'arco di circa un'ora, tra le 8 e le 9, e che va ripetuta otto ore dopo quando i bimbi vengono ripresi a scuola magari da un parente diverso, per un totale di 2,7 milioni di controlli manuali ogni giorno. Ed è già caos: negli asili della Capitale, a causa della mancanza di addetti alla verifica del Green Pass, i genitori sono dovuti restare fuori dalle classi.
Al fine di evitare lunghe code, assembramenti e possibilità di contagio per il personale addetto alla lettura del Green Pass, Eter Biometric Technologies ha reso disponibile per il mercato italiano un lettore automatico che permette a ogni utente di verificare a distanza, e in totale autonomia, il QR code della Certificazione Verde: è sufficiente posizionare il proprio telefono o il foglio di carta davanti al dispositivo, che emette una luce verde che segnala l’autorizzazione all’ ingresso. La lettura è immediata, proprio come avviene per le casse automatiche dei supermercati o negli aeroporti.
Si tratta, in parole semplici, di una sorta di telepass, che non prevede alcun contatto tra il personale addetto agli ingressi e i visitatori/avventori. É la soluzione ideale per tutti coloro che erogano servizi per fruire dei quali è prescritto il possesso della certificazione (ristoranti, musei, ospedali, aziende e via dicendo): garantisce la sicurezza degli addetti agli ingressi, evita gli assembramenti indesiderati e accelera le procedure di ingresso.
Il prezzo dei lettori oscilla tra i 700 euro della versione più economica fino ai 2000 euro della versione più performante.
Per maggiori informazioni: marketing@eter.it