È uscito su Feltrinelli, Mondadori Store e Amazon “Il branco di Icaro”, la versione romanzata di una storia oscura: l’omicidio dei coniugi Nunzia di Gianni e Salvatore Vincelli commissionato dal figlio 16enne al suo migliore amico nella notte tra il 9 e il 10 gennaio 2017 a Pontelangorino (Ferrara). Oggi Alessandro Vincelli, figlio maggiore di Salvatore, ha deciso di rompere il silenzio per la prima volta svelando nel suo romanzo le ragioni che potrebbero aver portato il fratello a ideare il tragico piano. Capitolo dopo capitolo, il racconto ripercorre la vita degli adolescenti del fantomatico paesino di Masa da febbraio 2016 fino ai giorni immediatamente successivi all’omicidio.
“Il branco”: giovani smarriti nell’oceano del web, delle droghe leggere e in cerca di soldi facili Dal disaccordo con i genitori al contesto del “branco” formato dagli amici di paese, il romanzo apre una finestra sul bullismo, sulle droghe, sulla pornografia e sulla violenza. Gli adolescenti protagonisti sono anche condizionati da musica e video che esaltano lo spaccio, l’uso delle ragazze come oggetti e il bisogno di ottenere rispetto, ricordando da vicino ragionamenti di stampo mafioso. Rabbuiati dalla totale mancanza di prospettive, sogni, passioni e responsabilità, i protagonisti si scontrano con il reale bisogno di denaro, tra aperitivi, scooter modificati, hashish, vestiti firmati e giochi online simili a slot da bar. Spacciare diventa per questo la soluzione più semplice per avere denaro contante evitando la fatica di un vero lavoro.
A differenza di tutti gli altri, Fabio prima dei sedici anni non aveva mai potuto stare al bar con gli amici fino all’alba, mentre una buona parte dei membri del branco iniziò a farlo fin dai dodici anni, quattordici al massimo. A causa di queste differenze, il ragazzo finì per sentirsi l’unico del suo gruppo ad avere limiti e imposizioni. Fabio non considerava Nicola un vero e proprio fratello ma più un amico d’infanzia con cui aveva comunque un fortissimo legame. La protezione di Nicola gli garantiva di non dover mai fare ricorso alla violenza per essere rispettato. Era consapevole di essere più vigliacco dell’amico e in qualche modo si sentiva solidale con i più deboli del gruppo perché in loro si identificava.
Il branco di Icaro, pag. 4-5
Alessandro Vincelli rompe il silenzio: «La storia della mia famiglia può aprire una finestra su una intera generazione»
A due anni dai fatti, Alessandro Vincelli rompe per la prima volta il silenzio: «Il 10 gennaio 2017 mio fratello unilaterale all'età di sedici anni ha pagato un suo amico d’infanzia per uccidere nostro padre e sua madre. Mi chiamo Alessandro Vincelli e ho 37 anni. Dopo aver tratto le mie conclusioni, ho deciso di scrivere questa versione romanzata dei fatti, basata sulle innumerevoli chiacchierate avute con mio fratello durante il corso della nostra vita e su numerose storie di cronaca riguardanti i suoi coetanei. La sua fiducia nei miei confronti era tale da averlo portato a confessarmi, il 25 dicembre 2016, di aver iniziato a spacciare hashish. Purtroppo, in quell'occasione non mi ha rivelato l’orribile piano che avrebbe portato a termine solamente due settimane dopo. Il libro non cerca di analizzare ma di descrivere diverse problematiche giovanili come l’uso della droga, l’abuso di alcolici, l’esposizione prematura alla pornografia, la violenza e il bullismo. Racconta di nuove generazioni che fin dall'infanzia sono abbagliate dalle infinite risorse e trappole del web. Un mondo in cui chiunque può dire ciò che vuole senza regole. Una dimensione dove non sono i contenuti a rendere “rispettabile” un’opinione espressa ma solo il numero di visualizzazioni e like ricevuti. L’obiettivo è aiutare ragazzi, genitori ed educatori a comprendere meglio le trappole dell’adolescenza all'epoca degli smartphone e della crisi economica. Questo romanzo può aprire una finestra su un’intera generazione che sta crescendo priva di valori fondamentali come il rispetto e l’altruismo».
“Il branco di Icaro” tra cronaca, letteratura e sociologia
Il Branco di Icaro è il racconto buio e doloroso sulla tragedia della famiglia Vincelli ma è anche un manuale per interpretare gli schemi della nuova generazione di ragazzi. All’interno del libro, con pratiche note e un mini glossario, sono inserite le spiegazioni dettagliate per ogni vocabolo del gergo giovanile tipico del “branco”, da “shoppare” a “fare un castello”. Riccardo Vincelli e Manuel Sartori stanno scontando 18 anni di carcere per omicidio premeditato per futili motivi. Manuel Sartori ha annunciato il suo ricorso in Cassazione. Riccardo potrebbe aver accesso all’eredità dei genitori. Non ha più incontrato Alessandro.
Alessandro Vincelli.
Classe 1982, è stato uno sceneggiatore e regista indipendente laureato in Cinematografia alla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli studi di Torino. “Il branco di Icaro” è il suo primo romanzo. IL BRANCO DI ICARO, di Alessandro Vincelli, Romanzo, 359 pagine, 2019 Copertina flessibile: 17,00 euro E-book: 6,99 euro Pubblicazione indipendente in vendita su Feltrinelli, Mondadori Store e Amazon: https://amzn.to/2VnJH0H Vietato ai minori di 16 anni L’estratto del libro con il primo capitolo è scaricabile gratuitamente dal sito www.ilbrancodiicaro.com Approfondimenti sul canale Youtube: IL BRANCO DI ICARO
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“Il branco”: giovani smarriti nell’oceano del web, delle droghe leggere e in cerca di soldi facili Dal disaccordo con i genitori al contesto del “branco” formato dagli amici di paese, il romanzo apre una finestra sul bullismo, sulle droghe, sulla pornografia e sulla violenza. Gli adolescenti protagonisti sono anche condizionati da musica e video che esaltano lo spaccio, l’uso delle ragazze come oggetti e il bisogno di ottenere rispetto, ricordando da vicino ragionamenti di stampo mafioso. Rabbuiati dalla totale mancanza di prospettive, sogni, passioni e responsabilità, i protagonisti si scontrano con il reale bisogno di denaro, tra aperitivi, scooter modificati, hashish, vestiti firmati e giochi online simili a slot da bar. Spacciare diventa per questo la soluzione più semplice per avere denaro contante evitando la fatica di un vero lavoro.
A differenza di tutti gli altri, Fabio prima dei sedici anni non aveva mai potuto stare al bar con gli amici fino all’alba, mentre una buona parte dei membri del branco iniziò a farlo fin dai dodici anni, quattordici al massimo. A causa di queste differenze, il ragazzo finì per sentirsi l’unico del suo gruppo ad avere limiti e imposizioni. Fabio non considerava Nicola un vero e proprio fratello ma più un amico d’infanzia con cui aveva comunque un fortissimo legame. La protezione di Nicola gli garantiva di non dover mai fare ricorso alla violenza per essere rispettato. Era consapevole di essere più vigliacco dell’amico e in qualche modo si sentiva solidale con i più deboli del gruppo perché in loro si identificava.
Il branco di Icaro, pag. 4-5
Alessandro Vincelli rompe il silenzio: «La storia della mia famiglia può aprire una finestra su una intera generazione»
A due anni dai fatti, Alessandro Vincelli rompe per la prima volta il silenzio: «Il 10 gennaio 2017 mio fratello unilaterale all'età di sedici anni ha pagato un suo amico d’infanzia per uccidere nostro padre e sua madre. Mi chiamo Alessandro Vincelli e ho 37 anni. Dopo aver tratto le mie conclusioni, ho deciso di scrivere questa versione romanzata dei fatti, basata sulle innumerevoli chiacchierate avute con mio fratello durante il corso della nostra vita e su numerose storie di cronaca riguardanti i suoi coetanei. La sua fiducia nei miei confronti era tale da averlo portato a confessarmi, il 25 dicembre 2016, di aver iniziato a spacciare hashish. Purtroppo, in quell'occasione non mi ha rivelato l’orribile piano che avrebbe portato a termine solamente due settimane dopo. Il libro non cerca di analizzare ma di descrivere diverse problematiche giovanili come l’uso della droga, l’abuso di alcolici, l’esposizione prematura alla pornografia, la violenza e il bullismo. Racconta di nuove generazioni che fin dall'infanzia sono abbagliate dalle infinite risorse e trappole del web. Un mondo in cui chiunque può dire ciò che vuole senza regole. Una dimensione dove non sono i contenuti a rendere “rispettabile” un’opinione espressa ma solo il numero di visualizzazioni e like ricevuti. L’obiettivo è aiutare ragazzi, genitori ed educatori a comprendere meglio le trappole dell’adolescenza all'epoca degli smartphone e della crisi economica. Questo romanzo può aprire una finestra su un’intera generazione che sta crescendo priva di valori fondamentali come il rispetto e l’altruismo».
“Il branco di Icaro” tra cronaca, letteratura e sociologia
Il Branco di Icaro è il racconto buio e doloroso sulla tragedia della famiglia Vincelli ma è anche un manuale per interpretare gli schemi della nuova generazione di ragazzi. All’interno del libro, con pratiche note e un mini glossario, sono inserite le spiegazioni dettagliate per ogni vocabolo del gergo giovanile tipico del “branco”, da “shoppare” a “fare un castello”. Riccardo Vincelli e Manuel Sartori stanno scontando 18 anni di carcere per omicidio premeditato per futili motivi. Manuel Sartori ha annunciato il suo ricorso in Cassazione. Riccardo potrebbe aver accesso all’eredità dei genitori. Non ha più incontrato Alessandro.
Alessandro Vincelli.
Classe 1982, è stato uno sceneggiatore e regista indipendente laureato in Cinematografia alla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli studi di Torino. “Il branco di Icaro” è il suo primo romanzo. IL BRANCO DI ICARO, di Alessandro Vincelli, Romanzo, 359 pagine, 2019 Copertina flessibile: 17,00 euro E-book: 6,99 euro Pubblicazione indipendente in vendita su Feltrinelli, Mondadori Store e Amazon: https://amzn.to/2VnJH0H Vietato ai minori di 16 anni L’estratto del libro con il primo capitolo è scaricabile gratuitamente dal sito www.ilbrancodiicaro.com Approfondimenti sul canale Youtube: IL BRANCO DI ICARO
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