L'associazione ambientalista Fare Verde ETS ODV in Provincia di Frosinone esprime forti perplessità in merito alla premiazione ricevuta da Acea Ambiente per l'impianto di San Vittore del Lazio alla fiera eco-green e della circular economy ECOMONDO 2023 cosi ‘come d'altronde accaduto anche nel 2022.
Si fa presente agli organizzatori che sono numerose le recenti segnalazioni alla Commissione Europea ed alla varie procure inerenti la scarsa sostenibilità dell'impianto, ma addirittura il fatto che lo stesso sembrerebbe non essere autorizzabile ad operazioni a recupero energetico e quindi assimilabile a "termovalorizzazione" ma che in maniera inverosimile questo risulti piuttosto essere un semplice inceneritore a terra. Che un semplice inceneritore possa essere premiato ad una fiera “eco-green” è alquanto esilarante, soprattutto in considerazione del fatto che l’impianto è causa di un problema di “doppio inquinamento” (scaturito dal mancato utilizzo ogni anno di enormi quantitativi di energia termica che in Comuni ad alta densità di popolazione devono poi essere prodotti attraverso combustibili fossili, pellet, lega ecc..) e di "triplo inquinamento" dovuto al fatto che la maggior parte dei rifiuti trattati provengano dal Comune Roma distante circa 150 km da San Vittore del Lazio (circa 15.000 viaggi all''anno su appositi camion adibiti at trasporto di rifiuti conducono ad un'immissione in atmosfera di una quantità di anidride carbonica superiore a quella direttamente derivante dall'attività dell'inceneritore stesso. Senza alcun pregiudizio e convinti del fatto che gli organizzatori non potevano essere a conoscenza di quanto esposto, si invita gli stessi ad effettuare valutazioni piu’ attente e conformi ai principi cardini stabiliti nelle Direttive Europee.
Si fa presente agli organizzatori che sono numerose le recenti segnalazioni alla Commissione Europea ed alla varie procure inerenti la scarsa sostenibilità dell'impianto, ma addirittura il fatto che lo stesso sembrerebbe non essere autorizzabile ad operazioni a recupero energetico e quindi assimilabile a "termovalorizzazione" ma che in maniera inverosimile questo risulti piuttosto essere un semplice inceneritore a terra. Che un semplice inceneritore possa essere premiato ad una fiera “eco-green” è alquanto esilarante, soprattutto in considerazione del fatto che l’impianto è causa di un problema di “doppio inquinamento” (scaturito dal mancato utilizzo ogni anno di enormi quantitativi di energia termica che in Comuni ad alta densità di popolazione devono poi essere prodotti attraverso combustibili fossili, pellet, lega ecc..) e di "triplo inquinamento" dovuto al fatto che la maggior parte dei rifiuti trattati provengano dal Comune Roma distante circa 150 km da San Vittore del Lazio (circa 15.000 viaggi all''anno su appositi camion adibiti at trasporto di rifiuti conducono ad un'immissione in atmosfera di una quantità di anidride carbonica superiore a quella direttamente derivante dall'attività dell'inceneritore stesso. Senza alcun pregiudizio e convinti del fatto che gli organizzatori non potevano essere a conoscenza di quanto esposto, si invita gli stessi ad effettuare valutazioni piu’ attente e conformi ai principi cardini stabiliti nelle Direttive Europee.