Milano - È guerra aperta all’inquinamento e l’UE continua a stringere la morsa: il Parlamento Europeo impone limiti sempre più severi nel suo piano “Inquinamento Zero” da portare a compimento entro il 2050; questo perché, l’esigenza di purificare aria e non solo, si fa sempre più impellente ogni giorno che passa. L’inquinamento da polveri sottili si mostra infatti come una minaccia per la salute più pericolosa di fumo e alcol, a rivelarlo è il rapporto dell'Energy Policy Institute dell'Università di Chicago.
Ma in questa battaglia a favore dell’ambiente, che sembra una delle più ostiche che l’umanità abbia mai combattuto, anche l’arte vuole fare la sua parte.
La chiamano Trash Art ed è una corrente artistica contemporanea che mira a realizzare opere esclusivamente utilizzando materiale riciclato con lo scopo di lanciare un messaggio di ecosostenibilità e amore per il pianeta.
A portare la bandiera di questo movimento, dall’Australia al Brasile, troviamo artisti internazionali del calibro di Vik Muniz – che ha esposto in musei come il Miami Museum of Art, il Seattle Art Museum e il PS1 Contemporary Art Museum di New York – e John Dahlsen, artista ambientale pluripremiato in tutto il mondo.
Ma l’Italia non resta indietro: l’onore del nostro paese nel mondo viene tenuto alto dal vicentino Giovanni Grigoletto, in arte Grey Art: artista internazionale che si fa portavoce italiano di questo movimento artistico volto al riciclo.
Grey è una artista dinamico: vanta nel suo background svariate mostre nazionali e internazionali – con esposizioni al Carrousel Du Louvre di Parigi e la Venice Art Gallery – e veri e propri “showtime” di alto livello, come la performance artistica dove ha realizzato una scultura durante l’intervento di Luca Zaia e alcuni esponenti della famiglia Rothschild all’evento Agenda Vicenza.
Tra gli elementi che compongono il fascino di Grey non manca inoltre il mistero: pare infatti che Giovanni sia l’autore che si nasconde dietro la curiosa opera d’arte gli “angeli bianchi” di Arcugnano e che Vittorio Sgarbi ha battezzato “il Bansky vicentino"; Grigoletto nega ogni coinvolgimento con l’opera ma resta comunque il principale “sospettato”.
“La mia arte è creazione” afferma Grey “dimostro a me stesso che tutto è possibile. Trasformo il materiale di scarto, reso tossico dal consumismo, in qualcosa che faccia bene al pianeta e alle persone che lo abitano. Ho già accordi con diverse aziende nel Veneto per smaltire il materiale che finirebbe in discarica, il mio obiettivo è quello di allargare la rete in tutta Italia”.
Ancora molto giovane ma il suo messaggio conquista i cuori; le sue opere estremamente richieste troveranno esposizione prossimamente a Omaggio Al Cinema, l’evento che vedrà Federico Moccia come ospite d’onore e che si terrà allo Spazio Culturale Manin nel Comune di Cavallino Treporti (VE) dal 14 al 23 ottobre 2023.
“Il cinema è una forma d’arte straordinaria - racconta Giovanni - fin da quando ne ho memoria mi ha rovesciato addosso una cascata di emozioni. Le collaborazioni nel realizzare scenografie di fiction come “Luce Dei Tuoi Occhi” di Mediaset sono state un tassello chiave nel mio percorso artistico, quindi partecipare a Omaggio Al Cinema sarà un momento davvero speciale per me”.
Ma in questa battaglia a favore dell’ambiente, che sembra una delle più ostiche che l’umanità abbia mai combattuto, anche l’arte vuole fare la sua parte.
La chiamano Trash Art ed è una corrente artistica contemporanea che mira a realizzare opere esclusivamente utilizzando materiale riciclato con lo scopo di lanciare un messaggio di ecosostenibilità e amore per il pianeta.
A portare la bandiera di questo movimento, dall’Australia al Brasile, troviamo artisti internazionali del calibro di Vik Muniz – che ha esposto in musei come il Miami Museum of Art, il Seattle Art Museum e il PS1 Contemporary Art Museum di New York – e John Dahlsen, artista ambientale pluripremiato in tutto il mondo.
Ma l’Italia non resta indietro: l’onore del nostro paese nel mondo viene tenuto alto dal vicentino Giovanni Grigoletto, in arte Grey Art: artista internazionale che si fa portavoce italiano di questo movimento artistico volto al riciclo.
Grey è una artista dinamico: vanta nel suo background svariate mostre nazionali e internazionali – con esposizioni al Carrousel Du Louvre di Parigi e la Venice Art Gallery – e veri e propri “showtime” di alto livello, come la performance artistica dove ha realizzato una scultura durante l’intervento di Luca Zaia e alcuni esponenti della famiglia Rothschild all’evento Agenda Vicenza.
Tra gli elementi che compongono il fascino di Grey non manca inoltre il mistero: pare infatti che Giovanni sia l’autore che si nasconde dietro la curiosa opera d’arte gli “angeli bianchi” di Arcugnano e che Vittorio Sgarbi ha battezzato “il Bansky vicentino"; Grigoletto nega ogni coinvolgimento con l’opera ma resta comunque il principale “sospettato”.
“La mia arte è creazione” afferma Grey “dimostro a me stesso che tutto è possibile. Trasformo il materiale di scarto, reso tossico dal consumismo, in qualcosa che faccia bene al pianeta e alle persone che lo abitano. Ho già accordi con diverse aziende nel Veneto per smaltire il materiale che finirebbe in discarica, il mio obiettivo è quello di allargare la rete in tutta Italia”.
Ancora molto giovane ma il suo messaggio conquista i cuori; le sue opere estremamente richieste troveranno esposizione prossimamente a Omaggio Al Cinema, l’evento che vedrà Federico Moccia come ospite d’onore e che si terrà allo Spazio Culturale Manin nel Comune di Cavallino Treporti (VE) dal 14 al 23 ottobre 2023.
“Il cinema è una forma d’arte straordinaria - racconta Giovanni - fin da quando ne ho memoria mi ha rovesciato addosso una cascata di emozioni. Le collaborazioni nel realizzare scenografie di fiction come “Luce Dei Tuoi Occhi” di Mediaset sono state un tassello chiave nel mio percorso artistico, quindi partecipare a Omaggio Al Cinema sarà un momento davvero speciale per me”.