Walliance ha presentato nell’annuale Keynote gli obiettivi raggiunti e le novità lanciate nell’ultimo anno di attività con approfondimenti da esperti di settore, sui temi più rilevanti e attuali del mercato immobiliare. Quest’anno, al fianco di Giacomo Bertoldi, CEO di Walliance, sono intervenuti: Mirko Tironi, Senior Partner di HOPE Sicaf che ha spiegato quali sono i contributi che possono dare le piattaforme di crowdfunding immobiliare alla creazione di valore rispetto alle tematiche legate agli ESG; Riccardo Bianchi, Head of Valuation Advisory Italy in JLL, che ha raccontato gli ultimi trend del mercato del Real Estate italiano e le previsioni future; ed il professor Giancarlo Giudici, che come ogni anno ha esposto in anteprima i numeri del Real Estate Crowdfunding Report, la ricerca indipendente realizzata congiuntamente dalla School of Management del Politecnico di Milano e dalla piattaforma Walliance.
Il report è arrivato a mappare oltre 178 piattaforme le quali hanno registrato una raccolta mondiale che supera i 35 miliardi di euro, distribuiti geograficamente in maniera eterogenea: 21 miliardi negli Stati Uniti; 6,5 nell’Unione Europea e 8,3 nel resto del mondo. Rispetto a quanto condiviso nello stesso report l’anno precedente, è stato registrato un incremento nel valore cumulato del 15%.
A livello europeo il report conferma che circa il 75% dei progetti finanziati tramite il Real Estate Crowdfunding sono di tipo residenziale, mentre quelli di natura commerciale rappresentano circa il 9% del totale e i progetti definiti misti (sia commerciale che residenziale) sono il 15%.
Sempre a livello europeo, è stato anche rilevato un incremento dei progetti immobiliari che hanno avuto ad oggetto una ristrutturazione. Tale incremento, che è la probabile diretta conseguenza dagli interventi del recovery plan dell’Unione Europea - che hanno facilitato le operazioni di ristrutturazione e di efficientamento energetico sul patrimonio già esistente - ha portato la tipologia di interventi di ristrutturazione a rappresentare il 57% del totale, mentre le operazione di tipo greenfield (nuova costruzione) rappresentano il restante 43%.
Per quanto riguarda la localizzazione dei progetti, il report del Politecnico rende noto che in Europa è dominante il collocamento in area urbana (64%); segue la percentuale di progetti immobiliari sviluppati invece in aree metropolitane (20%), sopratutto in Italia; mentre la percentuale residuale (16%) rappresenta gli sviluppi in aree rurali. Sempre nell'ambito del Keynote, Walliance ha lanciato nuovi servizi per il finanziamento di nuove asset class. In questo contesto ha annunciato il lancio di nuovi progetti immobiliari sul mercato tra cui l’operazione di sviluppo di un retail park a Cusago (Milano) e l’operazione residenziale di 18 unità nel quartiere di Williamsburg a Brooklyn (New York).
I nuovi prodotti di finanziamento si chiamano invece Walliance Crowd e Walliance 500 e mirano ad ampliare la platea dei potenziali utilizzatori di questo canale di finanza alternativa, aumentando i tagli di raccolta ed aggiungendo al canale dell’equity crowdfunding, anche quello del lending e dei Minibond. D'altronde non c'è da stupirsi se queste soluzioni di finanziamento diventano sempre più utilizzate dagli imprenditori: dalla BCE è appena stato annunciato un rialzo dei tassi che non sono destinati a calare nel breve, meglio dunque ricorrere a forme di finanziamento più efficienti.
Nella foto il progetto immobiliare "Brooklyn, 28 Herbert St."
Il report è arrivato a mappare oltre 178 piattaforme le quali hanno registrato una raccolta mondiale che supera i 35 miliardi di euro, distribuiti geograficamente in maniera eterogenea: 21 miliardi negli Stati Uniti; 6,5 nell’Unione Europea e 8,3 nel resto del mondo. Rispetto a quanto condiviso nello stesso report l’anno precedente, è stato registrato un incremento nel valore cumulato del 15%.
A livello europeo il report conferma che circa il 75% dei progetti finanziati tramite il Real Estate Crowdfunding sono di tipo residenziale, mentre quelli di natura commerciale rappresentano circa il 9% del totale e i progetti definiti misti (sia commerciale che residenziale) sono il 15%.
Sempre a livello europeo, è stato anche rilevato un incremento dei progetti immobiliari che hanno avuto ad oggetto una ristrutturazione. Tale incremento, che è la probabile diretta conseguenza dagli interventi del recovery plan dell’Unione Europea - che hanno facilitato le operazioni di ristrutturazione e di efficientamento energetico sul patrimonio già esistente - ha portato la tipologia di interventi di ristrutturazione a rappresentare il 57% del totale, mentre le operazione di tipo greenfield (nuova costruzione) rappresentano il restante 43%.
Per quanto riguarda la localizzazione dei progetti, il report del Politecnico rende noto che in Europa è dominante il collocamento in area urbana (64%); segue la percentuale di progetti immobiliari sviluppati invece in aree metropolitane (20%), sopratutto in Italia; mentre la percentuale residuale (16%) rappresenta gli sviluppi in aree rurali. Sempre nell'ambito del Keynote, Walliance ha lanciato nuovi servizi per il finanziamento di nuove asset class. In questo contesto ha annunciato il lancio di nuovi progetti immobiliari sul mercato tra cui l’operazione di sviluppo di un retail park a Cusago (Milano) e l’operazione residenziale di 18 unità nel quartiere di Williamsburg a Brooklyn (New York).
I nuovi prodotti di finanziamento si chiamano invece Walliance Crowd e Walliance 500 e mirano ad ampliare la platea dei potenziali utilizzatori di questo canale di finanza alternativa, aumentando i tagli di raccolta ed aggiungendo al canale dell’equity crowdfunding, anche quello del lending e dei Minibond. D'altronde non c'è da stupirsi se queste soluzioni di finanziamento diventano sempre più utilizzate dagli imprenditori: dalla BCE è appena stato annunciato un rialzo dei tassi che non sono destinati a calare nel breve, meglio dunque ricorrere a forme di finanziamento più efficienti.
Nella foto il progetto immobiliare "Brooklyn, 28 Herbert St."