Rovigo - Lo scopo del progetto GES, nato da un'idea degli imprenditori Johnny Lodo e Carlo Alfano, è quello di offrire a chiunque la possibilità di investire nella produzione di energie rinnovabili. Il tutto senza impiegare grandi capitali (l’investimento minimo è di 250 euro) e senza dover accedere a finanziamenti. Gli investitori potranno partecipare alla produzione di energia rinnovabile senza dover ovviare trafile burocratiche, senza provvedere alla manutenzione dell’impianto e senza la necessità di predisporre uno spazio fisico per l’installazione.
Già in fase di pre-lancio, più di 700 potenziali investitori hanno aderito al progetto, entrando a far parte di una community molto attiva presso cui sono state condivise in anticipo tutte le informazioni utili. "La totalità di quanto sarà il raccolto sarà automaticamente reinvestito per l'acquisto degli impianti - hanno spiegato i fondatori - gli impianti saranno acquistati mettendo un 30% di Equity e un 70% di finanziamento a tasso agevolato il che permetterà di ottenere un effetto leva a favore di tutti gli investitori".
Sarà quindi possibile non solo accedere agli investimenti in ambito green con capitali ridotti ma anche beneficiare di sgravi fiscali. Green Energy Sharing è una startup innovativa, pertanto sarà prevista un'agevolazione fiscale del 40% su quanto investito per gli investitori (previa conferma della legge di bilancio 2019, altrimenti 30%).
"Green Energy Sharing è un progetto diverso da tutte le altre campagne di Equity Crowdfunding - hanno continuato i fondatori - Partiamo dai rendimenti, elemento che preoccupa sempre gli investitori. I rendimenti sono stabili e prevedibili, pertanto nessun tuffo nel buio per chi si approccia all’investimento; gli impianti già avviati garantiscono una resa sicura e concreta in quanto si conoscerà già lo storico di produzione dell’impianto, ma anche per le nuove installazioni sarà possibile prevedere, già in fase di progettazione, delle precise valutazioni sulla produzione futura di energia. Polizze assicurative create ad hoc per questa tipologia di impianti, andranno a suggellare ulteriormente la solidità dell'investimento coprendo danni, furti e mancata produzione di ogni singola installazione".
Il progetto, stabilisce però una novità assoluta nell’ambito dell’equity crowdfunding: saranno previste, infatti, diverse categorie di quote. Le 4 diverse categorie garantiscono rendimenti diversi: chi investirà nel progetto entro pochi giorni dall’inizio della campagna, avrà diritto alla Quota B, pensata per premiare i numerosi sostenitori che hanno supportato il progetto sin dalle prime fasi e destinata ai primi investitori (early adopter) garantendo il massimo rendimento all’interno del progetto. Scaduto il termine per accedere alle Quote B, saranno poi distribuite tra gli investitori le quote C, D, ed E, le quali saranno cedute in relazione all’ammontare dell’investimento effettuato e si differenzieranno per quanto concerne il rendimento: la differenziazione delle quote asserve un duplice scopo, sia premiando chi, accordando fiducia al progetto, deciderà di investire di più, sia tutelando chi parteciperà con un piccolo investimento.
Green Energy Sharing, si è avvalsa di prestigiose collaborazioni, per garantire agli investitori un progetto eccellente, perché curato in ogni suo segmento. Alessandro Lerro, legale di Green Energy Sharing, è uno dei massimi esperti in Italia del crowdfunding; è da attribuire al suo prezioso supporto, la ridefinizione innovativa delle quote. Soladria, azienda leader in Italia nel settore delle rinnovabili con oltre 1500 impianti installati, farà da supporto nella selezione degli impianti esistenti e per le nuove, future installazioni. Imprefocus, studio commercialista all’avanguardia che ha come core business quello della crescita aziendale, ha invece sostenuto il progetto sotto il profilo fiscale.
Già in fase di pre-lancio, più di 700 potenziali investitori hanno aderito al progetto, entrando a far parte di una community molto attiva presso cui sono state condivise in anticipo tutte le informazioni utili. "La totalità di quanto sarà il raccolto sarà automaticamente reinvestito per l'acquisto degli impianti - hanno spiegato i fondatori - gli impianti saranno acquistati mettendo un 30% di Equity e un 70% di finanziamento a tasso agevolato il che permetterà di ottenere un effetto leva a favore di tutti gli investitori".
Sarà quindi possibile non solo accedere agli investimenti in ambito green con capitali ridotti ma anche beneficiare di sgravi fiscali. Green Energy Sharing è una startup innovativa, pertanto sarà prevista un'agevolazione fiscale del 40% su quanto investito per gli investitori (previa conferma della legge di bilancio 2019, altrimenti 30%).
"Green Energy Sharing è un progetto diverso da tutte le altre campagne di Equity Crowdfunding - hanno continuato i fondatori - Partiamo dai rendimenti, elemento che preoccupa sempre gli investitori. I rendimenti sono stabili e prevedibili, pertanto nessun tuffo nel buio per chi si approccia all’investimento; gli impianti già avviati garantiscono una resa sicura e concreta in quanto si conoscerà già lo storico di produzione dell’impianto, ma anche per le nuove installazioni sarà possibile prevedere, già in fase di progettazione, delle precise valutazioni sulla produzione futura di energia. Polizze assicurative create ad hoc per questa tipologia di impianti, andranno a suggellare ulteriormente la solidità dell'investimento coprendo danni, furti e mancata produzione di ogni singola installazione".
Il progetto, stabilisce però una novità assoluta nell’ambito dell’equity crowdfunding: saranno previste, infatti, diverse categorie di quote. Le 4 diverse categorie garantiscono rendimenti diversi: chi investirà nel progetto entro pochi giorni dall’inizio della campagna, avrà diritto alla Quota B, pensata per premiare i numerosi sostenitori che hanno supportato il progetto sin dalle prime fasi e destinata ai primi investitori (early adopter) garantendo il massimo rendimento all’interno del progetto. Scaduto il termine per accedere alle Quote B, saranno poi distribuite tra gli investitori le quote C, D, ed E, le quali saranno cedute in relazione all’ammontare dell’investimento effettuato e si differenzieranno per quanto concerne il rendimento: la differenziazione delle quote asserve un duplice scopo, sia premiando chi, accordando fiducia al progetto, deciderà di investire di più, sia tutelando chi parteciperà con un piccolo investimento.
Green Energy Sharing, si è avvalsa di prestigiose collaborazioni, per garantire agli investitori un progetto eccellente, perché curato in ogni suo segmento. Alessandro Lerro, legale di Green Energy Sharing, è uno dei massimi esperti in Italia del crowdfunding; è da attribuire al suo prezioso supporto, la ridefinizione innovativa delle quote. Soladria, azienda leader in Italia nel settore delle rinnovabili con oltre 1500 impianti installati, farà da supporto nella selezione degli impianti esistenti e per le nuove, future installazioni. Imprefocus, studio commercialista all’avanguardia che ha come core business quello della crescita aziendale, ha invece sostenuto il progetto sotto il profilo fiscale.